Perchè un corso di Barca a Vela?


Perché un corso di Barca a Vela? E' uno sport da GRANDI!

1. FIDUCIA IN SE STESSI
Non c’è nulla di paragonabile al timonare la propria barca. Andare in bici è una cosa, manovrare abilmente una barca è tutt’altro: niente come la vela mi ha aiutato nell’acquisire fiducia in me stesso. L’ho notato su di me ma l’ho ravvisato in tutti i miei allievi durante la mia più che decennale esperienza di istruttore di vela

2. CONSAPEVOLEZZA DEGLI SPAZI
Quando gli allievi imparano a manovrare una barca in spazi ristretti, a compiere virate strette per evitare collisioni, a infilarsi in un buco tra due barche sulla linea di partenza di una regata, sviluppano una consapevolezza degli spazi che in futuro li aiuterà ad essere più abili nelle attività che richiedono coordinazione (come guidare un'automobile, ad esempio).

3. SENSO DELL’ORIENTAMENTO
Quando avevo 10 anni, nei weekend amavo, munito di pranzo al sacco, uscire a bordo del mio Optimist per alcune ore, solo per il gusto di esplorare e staccarmi dalla terraferma. E’ grazie a questi piccoli viaggi che ho sviluppato un buon senso di orientamento. Realizzando da quale direzione ero partito e individuando punti di riferimento, sapere come tornare indietro era diventato un normale flusso di coscienza. La consapevolezza è fondamentale per avere senso dell’orientamento.

4. CONOSCENZA DEL METEO
Sapete da quale direzione arrivano i temporali di solito? Quanto è fredda l’acqua del mare a maggio? Se sei un marinaio, lo sai. La conoscenza del meteo è utile sia in acqua che a terra.

5. FORMA MENTIS IMPRONTATA ALL’ORDINE
Gli allievi di un corso di vela imparano come armare e disarmare una barca, come mettere le cose nel punto giusto e tenerle in ordine durante la navigazione. Questa è un’abilità che apprezzerete tantissimo!

6. TENACITA’
Avete mai regatato in inverno? Forse la temperatura è simile a quella che potete incontrare sulle piste da sci, ma non potete infilarvi in un rifugio per prendervi una cioccolata calda o un hamburger in mezzo al mare! I marinai, piccoli o grandi, sono tenaci, non si lamentano e di solito, a regata terminata, si preoccupano prima di mettere a posto la barca che di scaldarsi, asciugarsi e cambiarsi.

7. SENSO DI RESPONSABILITA’
Prendere il timone responsabilizza (sia esso un regatante o un semplice velista per diletto) poiché ad azione corrisponde reazione. Una responsabilizzazione che difficilmente potrà aver luogo in altri ambiti prima di prendere la patente di guida, ad esempio.

8. VISION
Saper bilanciare i dettagli nella messa a punto della barca mettendoli in relazione con il contesto più ampio del campo di regata o dell’area di navigazione è un’abilità che è bene affinare. Questo “equilibrio” può aiutare nella scuola, nel mondo del lavoro e nella vita.

9. CORAGGIO
I marinai si spingono oltre la loro naturale soglia di timore. La maggior parte dei allievi sono terrorizzati dallo scuffiare prima di aver provato l’esperienza della scuffia. Altri sono impauriti dai venti forti: ma alla fine superano i loro timori. E’ compito degli istruttori tenere sotto controllo la situazione, ma alla fine spetta all'allievo sconfiggere le proprie paure.

10. PAZIENZA
Aspettare il vento che non arriva in mezzo al mare richiede un’altissima dose di pazienza. Spesso in una regata di due giorni di Optimist si regata per un’ora e mezza in totale: aspettare le giuste condizioni meteo fa parte della vela, lo si accetta. Una squadra di calciatori, se dovesse far trascorrere due giorni per giocare 90 minuti come reagirebbe?

Ci sono molti modi per avvicinarsi alla vela, chiedere informazioni può chiarire anche quali mezzi sono a disposizione. Ci sono molte offerte. Vedrai che in futuro ti ringrazierai per questa scelta, quella di partecipare ad un corso per barca a vela!


tratto da "Il Giornale della Vela"