Pioggia e Champagne

Il percorso del mio Giro del Mondo 2014-2015
Oggi piove ma è una pioggia dolce di quelle che potrei prendere addosso per ore, dritto in piedi, fermo immobile rivolto al cielo grigio, occhi chiusi e sorriso. Il carrozzone del World ARC chiude oggi, con tutti i suoi fanti, le regine ed i suoi re. Smontano il palco, staccano i microfoni, si spengono le luci. Coriandoli e stelle filanti sul palco e lungo il porto di Gros Islet fanno compagnia alle bollicine di champagne. Bottiglie stappate a riempire bicchieri, a bagnare visi già di per se segnati. La pioggia lava via un po tutto ma non i ricordi di un Giro attorno al mondo a vela, e neppure la lieve amarezza che rimane dopo aver terminato un viaggio, è proprio il caso di dirlo, immenso come questo. Un viaggio attraverso i mari, i luoghi, le genti ma soprattutto dentro se stessi. Colmando le ultime miglia di navigazione mi son trovato a dire: "Quella è l'isola Saint Lucia! Son già trascorsi un anno e mezzo! Il Viaggio è già finito, non può essere vero!!". E la tristezza ora mi fa sentire vuoto e solo. Ma domani sarà dolce salire sull'aereo che mi riporterà in Italia, sarà piacevole farsi stordire da un'altra coppa di champagne, seduto al posto numero ventitre e, lasciatemelo dire oggi soltanto, sentirsi come un re. La pioggia lava via anche le lacrime ma sono lacrime di gioia: la gioia di riabbracciare mio figlio, la gioia di camminare a mezz'aria per qualche giorno, la gioia di riprendere a volare assieme agli amici, la gioia di tornare ancora una volta intero, sempre io e tutto di un pezzo, con venti dita, quattro arti, un cuore e tutto il resto. Ho ancora la voglia di sognare ad occhi aperti, di esplorare nuovi orizzonti, di vedere nuove albe e nuovi tramonti, di assaporare altra pioggia.
Alla fine di ogni viaggio da qualche parte si arriva sempre, ma poi si riparte. Lo stesso per me, e non chiedetemi se oggi o domani, se verso sud o verso nord, se al caldo o al freddo; non domandatemi se sarà nei deserti o sulle montagne, se da solo o in compagnia, l'importante è che ripartirò.